Roma, 7 nov – “Il governo lascia indietro circa cento mila imprese del settore della ristorazione che svolgono l’attività senza somministrazione: si tratta di pizzerie a taglio, gastronomie, rosticcerie, piadinerie. Una parte di artigianato della ristorazione inspiegabilmente escluso dalle misure di sostegno al sistema produttivo italiano previste da Patuanelli e compagnia e che, quindi, non riceverà i contributi nonostante abbia subito vistosi cali di fatturato dall’inizio della pandemia. Attività, al pari delle altre, destinatarie dei provvedimenti e delle disposizioni in materia di obblighi sanitari e di sicurezza, misure queste che, nei mesi di lockdown prima, e con le attuali limitazioni poi, penalizzano fortemente l’intero settore. Il governo giallo-rosso dimentica pure oltre un milione di imprese della filiera turistico-ricettiva, degli eventi e delle cerimonie; si pensi ai settori dei bus turistici, alle tintolavanderie, ai fotografi che, ancora una volta, si vedono precludere ogni possibilità di ripresa senza un immediato aiuto economico. Inaccettabile. Non possiamo permettere che questi lavoratori vengano abbandonati per cui chiediamo al ministro dello sviluppo economico di rivedere immediatamente le scelte finora adottate in materia di indennizzi e di prevedere misure di sostegno anche per queste attività oggi escluse ma che, al pari delle altre, subiranno ingenti danni dall’introduzione delle nuove restrizioni”.
Così Diego Binelli, capogruppo in X Commissione, e i deputati della Lega.