Nei 120 milioni richiesti a Roma e ottenuti per le opere infrastrutturali in vista delle Olimpiadi invernali del 2026, sicuramente il Progetto BRT rappresenta una sicurezza.Il pre studio di fattibilità sta infatti coinvolgendo i Sindaci della Val di Fiemme e Val di Fassa e le istituzioni locali in sede di progettazione di fattibilità tecnico-economica.
Si tratta di una risposta importante per risolvere la problematica della viabilità non solo nel corso della stagione turistica con costi sostenibili, ma anche nel corso dei restanti mesi con un servizio pubblico capillare e cadenzato con mezzi ecologici che possono usare il biometano ed elettrici; di ciò trarrebbero beneficio anche l’Altopiano di Pinè e Cembra. Avevo già nel corso del 2019 presentato in Consiglio provinciale un Ordine del Giorno a sostegno del progetto BRT perché lo ritengo un’importante risposta ai problemi di viabilità presenti sul nostro territorio.
Il servizio extraurbano periferico su gomma è irrinunciabile anche nella provincia autonoma di Bolzano dove tale servizio rappresenta un importante asse dal punto di vista dei collegamenti. Stesso discorso riguarda anche la nostra Provincia dove tale servizio sta ottenendo una crescente diffusione. Concludo ponendo anche uno sguardo alla mobilità via fune – da approfondire con uno studio di fattibilità – che può completare e integrare il BRT.
Questo quanto dichiarato in una nota dal Consigliere provinciale della Lega Salvini Trentino Gianluca Cavada.