Chiarezza è stata fatta e finalmente anche chi vende castagne ora potrà vendere vin brûlé a Trento dopo che il Comune aveva imposto delle regole che danneggiavano degli esercenti.
Il divieto previsto dal Comune, ora “congelato” dal TAR in vista della trattazione di merito, rientrava tra le misure adottate per limitare il rischio di assembramenti per salvaguardare i mercatini di Natale dal ritorno dell’epidemia di Covid 19.
A parere del giudice, l’ordinanza, impugnata da un paio di esercenti, ha finito con il discriminare coloro che vendevano le caldarroste mentre permetteva la vendita di brulè ai bar, nei fatti causando gli stessi rischi per cui era stata vietata la vendita ai primi.
Questo quanto dichiarato in una nota dal Consigliere provinciale Devid Moranduzzo