“Apprendo in queste ore dalla notizia secondo cui, nei prossimi giorni, sarà sospesa l’attività del punto nascita di Cavalese analogamente a quello di Cles. Trattasi di un passaggio sostanzialmente obbligato, figlio della necessità di avere a disposizione personale su Trento e Rovereto, posto che nei due ospedali si registrano ora parecchie assenze per malattia o sospensione.
Al momento non è ancora chiaro quando esattamente l’attività di tale servizio riprenderà, anche se l’auspicio è che ciò avvenga non appena le condizioni lo renderanno possibile. Lo sottolineo nella consapevolezza, anzi direi nella certezza che la Giunta provinciale – a partire dall’Assessore alla Salute, Stefania Segnana – sia già all’opera precisamente in questa direzione.
Del resto, quello di Cavalese è un punto nascita fondamentale, come provano gli stessi numeri dato che, anche se ha aperto ai primi di giugno dello scorso anno, al 31.12.2021 aveva già visto la nascita di ben 112 bambini, numero di tutto rispetto se si pensa che nell’anno 2019 erano stati 116, e segno di come la fidelizzazione sta tornando a essere quel valore aggiunto che da sempre caratterizza il nostro Ospedale.
Non per nulla l’Università Sant’Anna di Pisa – raccogliendo informazioni sul gradimento delle partorienti lunga tutta la penisola – ha espresso grande soddisfazione per i commenti positivi raccolti proprio con riferimento all’attività di questo punto nascita. Merito in primis di chi ci lavora, ma anche della grande attività di «Parto per Fiemme» a sostengo, appunto, di tale punto nascita.
Proprio perché parliamo di qualcosa di assai importante, torno a ribadirlo, sono sicuro che l’inevitabile sospensione del punto nascita di Cavalese sarà quanto mai circoscritta – e limitata a questa fase particolare -, anche perché le Valli dell’Avisio ma pure il Trentino tutto, a ben vedere, non possono permettersi di rinunciare ad un simile servizio”,
È quanto affermato in una nota dal Consigliere della Lega Salvini Trentino, Gianluca Cavada