“Non posso che unirmi alla delusione per quanti – sia a livello locale, sia perfino in seno al Consiglio provinciale – hanno scelto di lasciare la Lega per andare a supportare altre forze politiche di centrodestra, Fratelli d’Italia ma non solo. La mia delusione però, si badi, non alimenta alcuna forma di risentimento, costituendo solo una presa d’atto rispetto ad un fenomeno: la mancanza di riconoscenza.
Riconoscenza verso gli elettori, ovviamente, che quando esprimono delle preferenze non indicano solo una persona ma anche un partito, e non solo. Credo infatti di dire una cosa ovvia, nella misura in cui ribadisco come parecchi, nel centrodestra trentino, debbano alla Lega e al Presidente Maurizio Fugatti tutto della loro fortuna istituzionale e del fatto di essere usciti da un anonimato politico che, diversamente, sarebbe rimasto tale.
Eppure tale ovvietà, a quanto pare, come tale non viene riconosciuta da quanti sembrano interpretare la politica più sotto la spinta di tatticismi e opportunismo, che di un reale senso si appartenenza ad una bandiera e ad un partito. Naturalmente, a costoro che non resta che augurare buona fortuna, posto che comunque non credo proprio vi saranno dikat di nessun tipo, in termini di candidature nel centrodestra, per le provinciali del prossimo anno.
Sono a tal proposito dell’avviso, infatti, che spetti agli elettori e soltanto a loro – certa che i trentini non difettino di buona memoria – “premiare” da un lato la fedeltà e l’impegno e, dall’altro, la condotta di chi non va dove lo porta il cuore ma dove lo portano i sondaggi, all’insegna di un nomadismo politico che, se nell’immediato può anche pagare, alla lunga sono sicura che restituisca a ciascuno ciò che davvero merito.
Concludo a tal proposito esortando i dirigenti di altri partiti di centrodestra, come Fratelli d’Italia, di guardarsi dal supporto di militanti ed esponenti magari fuoriusciti dalla Lega ed entrati nel partito sull’onda del recente trionfo elettorale. Per un motivo semplice: a costoro del progetto politico e governativo di Giorgia Meloni, che stimo, temo interessi relativamente poco, dato che probabilmente coltivano solo una cosa: la mera ambizione personale”.
È quanto affermato in una nota dalla Capogruppo in Consiglio provinciale della Lega Salvini Trentino, Mara Dalzocchio