“Con riferimento alla nuova maxi rissa purtroppo verificatasi a Rovereto in via San Giovanni Bosco, alle spalle dell’Urban city, non posso non evidenziare, nonostante la gravità dell’episodio – che ha coinvolto una quindicina di giovani –, come non si tratti di un fatto isolato. Sono infatti ormai anni che la Città della Quercia appare sempre meno vivibile e segnata, quasi ogni settimana, da disordini e da fatti di degrado.
Manco a dirlo, a fare le spese di tutto ciò sono puntualmente le fasce più vulnerabili della cittadinanza, vale a dire donne, anziani e giovanissimi. L’aspetto che più mi colpisce dell’intera questione, però, è la miopia di un centrosinistra che non comprende come di simili fenomeni sia corresponsabile una certa cultura cui egli stesso, anche a livello nazionale, contribuisce in modo evidente.
Penso all’aver a lungo liquidato il tema di sicurezza urbana a mera questione di «percezione»; al non essersi mai posto come problema quella disgregazione familiare che è stata addirittura facilitata, ed è radice di molta delinquenza giovanile; all’aver guardato con favore – e al continuare a farlo – alla legalizzazione delle “droghe leggere”, sostanze la cui diffusione fa evidentemente rima con devianza sociale.
Per non parlare, va da sé, dell’appoggio che la cultura progressista dà a flussi migratori anch’essi inevitabilmente connessi ad emarginazione e delinquenza. Attenzione: so benissimo che è sbagliato di fare tutta l’erba un fascio e che le responsabilità sono sempre individuali. Nondimeno, mi corre però l’obbligo di evidenziare che se oggi, anche Rovereto, tanti cittadini ed esercenti si sentono soli dinanzi al degrado urbano è anche perché, purtroppo, soli sono stati lasciati da chi avrebbe dovuto, e dovrebbe, tutelarne i diritti”,
È quanto affermato in una nota dalla Capogruppo in Consiglio provinciale della Lega Salvini Trentino, Mara Dalzocchio