Desidero esprimere il massimo sostegno e condivisione nei confronti del governatore Maurizio Fugatti in merito alle sue dichiarazioni riguardanti gli orsi in esubero in Trentino. Lo ha fatto con la massima tranquillità e riportando un dato di fatto, non “sbottando” come ha affermato qualche giornalista ben noto. Mi pare che questa vicenda dell’orso si sia protratta per troppo tempo a causa di qualcuno che continua a perseverare nella sua ideologia incurante del dolore non solo di una madre che ha perso il proprio figlio, ma anche di una comunità che ha perso un ragazzo proprio a causa di ricorsi che non dovevano essere presentati. Bastava che quell’ordine di abbattimento venisse eseguito già nel 2020, accettando le conseguenze della morte di un animale e non arrivando – come si sta persino facendo in queste ore – a paragonare la vita di un essere umano a quella di un orso.
Desideriamo ribadire l’inutilità di chi supporta tentativi per conciliare la presenza dell’orso in un territorio antropizzato come è il nostro visto che una conciliazione è impossibile. È evidente che gli orsi, come altri animali selvatici, non possono coesistere pacificamente con gli esseri umani in un ambiente urbano. Inutile teorizzare conferenze di informazione come soluzione al problema dato che ragazzi come Andrea Papi – e ne sono sicura anche se non lo ho potuto conoscere – ben sapevano come non importunare l’orso. Occorre piuttosto trovare soluzioni per delimitare le aree di presenza dell’orso e preservare le aree selvatiche dove la fauna selvatica può trovare habitat e risorse naturali.
Mi unisco per questo motivo all’invito fatto dal Presidente Fugatti alle varie associazioni ambientaliste di tenersi i 70 orsi in esubero. Riconosciamo certamente la sfida della conservazione delle specie selvatiche, ma deve essere affrontata con responsabilità e buon senso, cercando di tutelare la sicurezza dei cittadini e garantire un equilibrio sostenibile tra la fauna selvatica e l’uomo.
Questi animali, diventati sempre più numerosi e familiari con l’uomo, hanno perso il loro naturale timore e si avvicinano sempre di più alle zone urbane, determinando un aumento delle incursioni nei territori abitati e in boschi ai confini delle case frequentati da persone come nel caso del giovane morto la settimana scorsa.
In questo contesto, l’impegno del governatore Fugatti, finalizzato a proteggere la sicurezza della popolazione, è senz’altro giustificato mentre trovo ingiustificata ogni forma di critica nei confronti di quanto si sia deciso di attuare dopo gli avvenimenti della scorsa settimana.
Non si tratta, però, di essere contrari alla presenza degli orsi, bensì di rispettare innanzitutto il valore della vita umana. La soluzione a questo problema non è solo quella di dichiararsi a difesa dell’orso o di criticare a priori l’uomo, ma di trovare soluzioni che possano risultare sostenibili per la gestione del territorio e che tengano conto sia dei bisogni della biodiversità che della sicurezza delle persone. Tutto il resto è sola pura retorica.
Questo quanto dichiarato in una nota dal Capogruppo della Lega Salvini Trentino, Mara Dalzocchio