L’idea di Arlanch sul futuro di Dolomiti Energia, ovvero la sua contrarietà nel valutare la trasformazione di Dolomiti Energia in una società in-house interamente pubblica, non trova terreno fertile nella nostra posizione. Sosteniamo l’idea di un’azienda in-house pubblica che possa tutelare gli interessi dei cittadini trentini – vedasi a riguardo la particolare questione relativa al rinnovo delle concessioni che sta costituendo un delicato argomento e che vede proprio l’Italia con una bassa durata delle concessioni idroelettriche a differenza di altri Paesi europei – in un settore così importante com’è quello relativo al comparto energetico alla luce di un contesto nazionale e internazionale ormai cambiato in questi anni.
Valduga, con le sue posizioni a favore dei privati, simili a quelle della a lui fedele Arlanch, non tiene conto della mutata situazione causata dalla crisi energetica. È quindi necessario ripensare alle scelte fatte 15 anni fa dagli enti pubblici e scegliere nuove soluzioni che tengano conto delle attuali necessità strategiche del sistema Trentino.
Valduga inoltre si concentra sui profitti che il Comune di Rovereto potrebbe avere, ma l’attenzione deve essere posta sull’interesse dei cittadini trentini nel loro insieme. Inoltre ha ribadito che la soluzione pubblica potrebbe essere percorribile solamente qualora quella privata dimostrasse delle criticità, nei fatti avallando una visione rischiosa dato che su questo tema ci deve essere la massima chiarezza. Questo aspetto è stato sollevato anche da Tonina durante l’ultima tornata consiliare, sottolineando la necessità di una revisione del quadro normativo.
Il governo ha infatti l’intenzione di pensare ad una legge nazionale sul modello trentino, il che significa che l’idea di un’azienda in house pubblica ha senso anche su scala nazionale. Inoltre, sembra che il governo stia pensando anche a un periodo di proroga di 20 anni delle concessioni idroelettriche – necessità sorta sempre alla luce del mutato quadro nazionale e internazionale sul settore – in cambio di investimenti sul territorio.
L’idea di coinvolgere i cittadini trentini attraverso la partecipazione a forme di comunità energetiche rappresenta una soluzione interessante. Tuttavia, anche in questo caso, bisogna sempre tener presente che l’interesse dei cittadini deve essere al primo posto.
La necessità di una revisione del settore dell’energia è un tema importante e attuale. Ai nostri occhi, l’idea di puntare ad un’azienda in-house pubblica rappresenta la risposta migliore per tutelare gli interessi dei cittadini trentini. Arlanch così dicendo esprime appieno la linea politica del candidato presidente del centrosinistra e quindi di tutte le componenti politiche di quello schieramento. Nei fatti una visione di pensiero che guarda agli affari dei privati e che si contrappone al nostro che è rivolto agli interessi dei trentini.
Questo quanto dichiarato in una nota dal Capogruppo della Lega Salvini Trentino, Mara Dalzocchio.