Esprimo la mia solidarietà e sostegno all’Agente di Polizia Penitenziaria coinvolto negli avvenimenti accaduti nella giornata di ieri presso il carcere di Trento.
Così come mi è stato riportato, un detenuto noto per il suo passato di comportamenti violenti, tra cui l’ingestione di un micro cellulare che richiese un intervento chirurgico, ha improvvisamente e senza apparente motivo attaccato con estrema violenza l’Agente di Polizia Penitenziaria responsabile della vigilanza del reparto.
Siamo consapevoli delle difficoltà che gli operatori penitenziari affrontano ogni giorno all’interno delle strutture carcerarie e siamo profondamente preoccupati per la loro sicurezza e il loro benessere.
Spero che l’interazione tra la Giunta provinciale, sempre attenta a questo tema, il Ministero e gli uffici competenti migliori, al fine di garantire in primo luogo la sicurezza di coloro che lavorano all’interno delle case circondariali. Riteniamo che la sicurezza dei lavoratori penitenziari sia la migliore garanzia anche per la sicurezza dei cittadini che vivono al di fuori delle mura del carcere.
Rinnovo l’impegno nel sostenere e promuovere iniziative che migliorino le condizioni di lavoro degli operatori penitenziari e che garantiscano la sicurezza sia per loro che per i detenuti.
Questo quanto dichiarato in una nota dal Consigliere provinciale Devid Moranduzzo