Il progetto Nordus trattato anche in Consiglio provinciale in occasione della discussione e approvazione degli ordini del giorno. A farlo il Consigliere provinciale Devid Moranduzzo che è riuscito a far approvare un documento con il quale si è impegnata la Giunta provinciale ad accertarsi che il Comune di Trento, qualora venga approvato il progetto Nordus, garantisca la sostenibilità finanziaria del sistema, affinchè venga tutelato l’attuale servizio su gomma a beneficio dei sobborghi, e ad assicurarsi, qualora venga preferita l’alternativa dei bus elettrici, che eventuali corsie riservate vengano attivate soltanto dopo l’attuazione di un piano parcheggi di attestamento, allo scopo di evitare una ulteriore congestione del traffico.
Il Consigliere Moranduzzo a riguardo ha affermato: “Qualche settimana fa è stata consegnata al Comune di Trento l’analisi sui diversi possibili scenari di trasporto pubblico che coinvolgono la realizzazione del Nordus in città: un progetto che prevede il prolungamento nonché il potenziamento della ferrovia Trento-Malè anche nel contesto urbano, al fine di collegare quelli che sono i principali punti di concentrazione di traffico del Comune (Trento Nord, Trento Centro, Nuovo Ospedale).
Dall’analisi, anticipata dai media, pare emergere che il complesso progetto del Nordus porterebbe il 7-12% delle persone che utilizzano il proprio mezzo privato ad utilizzare i mezzi pubblici, con conseguente alleggerimento del traffico. Si tratta dunque di un intervento di grande portata che tuttavia produce un risultato contenuto in termini di congestione del traffico.
In relazione al rapporto costi-benefici, un’alternativa più sostenibile e percorribile potrebbe essere quella di integrare un sistema di bus elettrici”.