Nel valutare la nostra legge elettorale regionale, che disciplina anche la materia dei mandati per sindaci ed assessori nei comuni, esiste la possibilità di un’interferenza con le leggi nazionali, ma la Lega sostiene il principio di autonomia e la tutela dei territori anche in questa materia.

Desidero intervenire in qualità di capogruppo Lega in consiglio regionale in merito al dibattito emerso sul numero dei mandati per i sindaci nei comuni al di sopra dei 15000 abitanti – ha dichiarato la consigliera Stefania Segnana. “La posizione del Gruppo Lega è sempre stata, secondo il principio dell’autonomia del territorio, di mantenere l’attuale possibilità per i sindaci di fare i 3 mandati per i comuni sopra i 15000 abitanti, in linea anche con il parere espresso dal Consorzio dei Comuni Trentini. Riteniamo corretto, invece, togliere il limite di mandato per i comuni sotto i 5000 abitanti e di lasciare il limite dei 3 mandati al di sopra dei 15000, togliendo il limite per gli assessori.

Il decreto-legge 29 gennaio 2024, n. 7 (sulle consultazioni elettorali 2024, revisione delle anagrafi e determinazione della popolazione legale), convertito in legge, dalla l. 25 marzo 2024, n. 38, modifica l’ordinamento degli enti locali e contiene l’abrogazione del limite del terzo mandato per i sindaci di tutti i comuni fino a 5.000 abitanti e la possibilità di un terzo mandato (prima il limite era di due mandati) per i sindaci dei comuni da 5.001 a 15.000 abitanti. Resta il limite dei due mandati per i sindaci dei comuni con più di 15.000 abitanti.

Per quanto riguarda la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol, per tutti i comuni della nostra regione il limite è da sempre di tre mandati, e concerne non solo i sindaci ma anche gli assessori – ha ricordato Segnana – e con il recepimento della legge nazionale decadrebbe il limite dei mandati per gli assessori.”

La questione va esaminata anche alla luce della sentenza della Corte costituzionale n. 60 del 2023 che ha impugnato e modificato la Legge Regionale sarda n. 9/2022 (anteriore all’ultima modifica nazionale sul limite dei mandati). Dato che anche la Sardegna è una regione a Statuto Speciale, ogni ragionamento che la Giunta Regionale del Trentino-Alto Adige/Südtirol farà relativamente alla proposta di legge per la modifica dei mandati dovrà tenere conto dell’impugnativa della legge regionale sarda per evitare di dover intervenire successivamente per modificarla.

Non si evidenza nessuna posizione succube del Trentino rispetto all’Alto Adige – ribadisce la capogruppo Lega – ma semplicemente la consapevolezza della possibilità di una impugnativa della nostra legge da parte dello Stato.