“La salute delle donne è al centro dell’agenda della Lega ma anche di tutto il parlamento. Ora, con l’ok a una mozione, si impegna il governo a valutare l’opportunità di assicurare l’uniformità territoriale dello screening, a partire dai 40 anni e sino ai 75 anni di età, con cadenza annuale. Si devono adottare iniziative volte a prevedere la dotazione, presso tutte le strutture ospedaliere, di strumentazione di ultima generazione, come quella digitale, al fine di poter sviluppare una migliore capacità diagnostica in grado di individuare con sufficiente anticipo anche piccolissime anomalie, così da intervenire con diagnosi precoci e, ove possibile, evitare ulteriori esami che esporrebbero le pazienti a quantità di radiazioni nocive proprie di macchinari più antiquati e analogici. Dobbiamo incentivare la diffusione e l’accesso ai test diagnostici molecolari e ai correlati percorsi di consulenza genetica multidisciplinare pre-test e post-test, al fine di attuare le migliori strategie di prevenzione, in accordo con il paziente, ovvero di permettere l’accesso a terapie target personalizzate, utilizzando in modo appropriato le risorse del Servizio sanitario nazionale e distribuendole omogeneamente sul territorio nazionale. Bisogna, infine, implementare campagne mirate a migliorare l’adesione ai programmi di screening. In particolar modo a ottobre, mese della sensibilizzazione sul cancro al seno, è nostro dovere promuovere azioni per informare e sensibilizzare le donne sulla prevenzione e diagnosi precoce. A livello europeo, il cancro al seno è il tumore più diagnosticato nelle donne e la principale causa di morte correlata al cancro. L’assistenza e il sostegno alle donne nel corso della malattia ma anche dopo sono cruciali per migliorare la qualità della vita e noi metteremo tutto il nostro impegno in questo obiettivo”.

Così la deputata della Lega Vanessa Cattoi, presidente dell’intergruppo ‘Insieme contro il cancro’.