“Leggo con un certo stupore le doglianze del consigliere provinciale Dalpalù riguardo l’annosa questione dei grandi carnivori.
L’esponente di FdI lamenta di essere stata limitata nelle sue prerogative consiliari, dimostrando così interesse non tanto verso i risultati raggiunti sul tema dalla Provincia, quanto piuttosto a veder apposta la sua bandierina.
Su orsi e lupi, infatti, iniziano finalmente a emergere i risultati di anni d’impegno e perseveranza del Presidente Fugatti e dell’Assessore Zanotelli.
La norma introdotta in Assestamento di bilancio, che consente in casi determinati al Presidente della PAT di agire per prelevare esemplari di orso senza il parere obbligatorio e non vincolante di ISPRA, fa il paio con il decreto di abbattimento di due esemplari di lupo – ordinanza, prima in Italia, non impugnata dal livello centrale e le cui richieste di sospensiva sono state bocciate dal TAR con tre distinti decreti.
Tali conseguenze rappresentano la manifestazione concreta dell’esercizio delle prerogative autonomistiche da parte della Giunta Fugatti.
Nulla da invidiare o da mutuare dagli altoatesini, quindi, che con una validissima legge stanno perseguendo gli scopi comuni per altre vie e che – per voce dell’Assessore Schuler – si sono complimentati con la Giunta Fugatti per gli obiettivi centrati e hanno definito il Trentino “un esempio da seguire”.
Dalpalù, tra le sue lamentele, sostiene che la legge della provincia di Bolzano sia più dettagliata. Ma questo non costituisce sempre un vantaggio. La legge, infatti, generale e astratta per definizione, trova applicazione materiale per mezzo di altri atti, come i decreti e le ordinanze del Presidente della Provincia che consentono di adattarla alle fattispecie concrete. Altro strumento di esercizio della nostra Autonomia.
La Giunta, inoltre, ha promosso l’operatività della Commissione composta da tecnici interni ed esterni alla Provincia cui è affidato il compito di rivedere i contenuti del Pacobace e lavorare alla fissazione del numero massimo di esemplari di orsi e lupi per il nostro territorio.
Infine, una rimostranza mal celata rispetto al fatto che il suo emendamento – nato dopo un lavoro di confronto con il Servizio legislativo del Consiglio provinciale – non abbia superato il vaglio di ammissibilità, quindi non sia approdato in Aula.
Peccato che l’inammissibilità degli emendamenti non sia una valutazione spettante alla Giunta e al Presidente Fugatti. Le strutture del Consiglio provinciale sono di supporto, ai consiglieri provinciali spetta la responsabilità dell’iniziativa e dell’idea politica.
Riportiamo a ciascuno meriti e responsabilità”.
E’ quanto affermato in una nota dal Consigliere provinciale Lega Trentino Gianluca Cavada