“Dispiace sinceramente interrompere i brindisi e i festeggiamenti che, anche a mezzo stampa, stanno facendo i colleghi consiglieri provinciali di Futura, Pd, Verdi e M5S, ma temo che, tanto per cambiare, la loro lettura dei fatti sia leggermente fuorviante.
Infatti, posto che già presentare la sospensione di un ddl come esito d’una strenua «resistenza» – manco si trattasse degli spartani di Leonida alle Termopili – forse tradisce un’enfasi esagerata, c’è un aspetto del tutto tralasciato di fondamentale importanza. Perché sì, è vero, il ddl Masé per andare oltre la doppia preferenza di genere è stato sospeso.
Ma tale sospensione, attenzione, non è avvenuta in omaggio a chissà quale epica «resistenza» a suon di emendamenti, bensì come esito del raggiungimento di un preciso accordo per evitare l’ostruzionismo sui prossimi ddl da discutere, che riguardano temi urgenti in materia di Pnrr, contributi caro bollette ed aiuti alla zootecnia, solo per citare alcuni temi.
Nella fretta di accreditarsi quasi come “eroici partigiani che hanno respinto l’invasore”, i consiglieri provinciali della sinistra trentina hanno insomma raccontato una mezza verità che, nei fatti, si traduce quindi in una mezza bugia. Ma tant’è: non è stata la prima e non sarà l’ultima volta, data la nota vocazione alla propaganda, anche in Trentino, di una certa parte politica.
Detto questo, è infine rilevare come la Giunta Fugatti stia continuando nel suo lavoro e la Lega sia sempre in prima linea per appoggiarla con proposte concrete, al di là delle letture dei fatti – e delle esultanze a sproposito – attraverso cui ha scelto di fare opposizione la sinistra”,
È quanto affermato in una nota dalla Capogruppo in Consiglio provinciale della Lega Salvini Trentino, Mara Dalzocchio