“Soddisfatto per la risposta ricevuta stamane dalla Giunta provinciale riguardante l’interrogazione che ho posto alla giunta provinciale per sapere se esiste un piano a livello provinciale che regoli gli interventi di pulitura delle gallerie trentine e con quale cadenza avvenga la pulizia delle stesse”, ha affermato il Consigliere provinciale Gianluca Cavada che poi ha aggiunto “La pulitura a cadenza regolare delle gallerie serve sia a mantenere il valore delle costruzioni, sia ad aumentare la sicurezza del traffico. Muri e pareti di gallerie, corsie e bordi, segnaletica stradale e delineatori, barriere di protezione e indicatori stradali sono tutti elementi soggetti a progressivo accumulo di sporco. Lo smog che si deposita sulle superfici in galleria ha una duplice natura: una inerte, consistente in polveri più o meno sottili e, l’altra organica, consistente nella parte incombusta del gas di scarico dei veicoli in transito per sua natura oleosa e grassosa. Gas di scarico, polvere, flora e fauna contribuiscono a un visibile accumulo di sporcizia in galleria che, in alcuni casi, può persino comportare problemi per la sicurezza stradale. E’ quindi di particolare importanza pulirle regolarmente, soprattutto a fine stagione invernale, per evitare che i veicoli possano correre pericoli dovuti alla sporcizia o a una scarsa visibilità”.
L’Assessore aveva risposto al Consigliere affermando che: “La pulizia delle pareti laterali delle gallerie viene eseguita al bisogno. Va infatti rilevato che il materiale (polvere e/o residui dei gas di scarico) che nel tempo si deposita sulla superficie delle pareti dei tunnel stradali è funzione dell’intensità e della velocità dei flussi veicolari che vi transitano, delle caratteristiche geometriche e costruttive del fornice, degli eventuali trattamenti superficiali mediante verniciatura eseguiti nel tempo a protezione del calcestruzzo di rivestimento delle pareti, nonché della tipologia e delle caratteristiche degli impianti tecnologici presenti.
Gli interventi di pulizia vengono eseguiti secondo diverse modalità, ovvero prevedendo il solo lavaggio con getti d’acqua in pressione o, in alternativa, integrando il lavaggio con un successivo trattamento di verniciatura.
In funzione delle diverse situazioni la frequenza di tali interventi di manutenzione risulta piuttosto differenziata e generalmente compresa tra i 2 ed i 5 anni, analogamente alla prassi in uso da parte degli Enti gestori di reti stradali con caratteristiche similari a quelle del reticolo viario della Provincia autonoma di Trento”.