“Una bruttissima figura quella di Luca Zeni, l’ennesima da consigliere provinciale dopo quelle (e pure parecchie) fatte da assessore”. Roberto Paccher non usa mezzi termini: “L’esponente del Pd ha accusato il presidente della giunta Maurizio Fugatti di coltivare simpatie per il fascismo per non aver preso parte oggi a Trento alle celebrazioni per il 25 aprile. Peccato che Fugatti proprio oggi sia volato a Vienna per un appuntamento istituzionale il cui programma, e dunque le date, sono note da mesi. Il presidente della giunta non solo fara’ degli incontri ai massimi livelli diplomatici per ricordare il cinquantenario dello Statuto d’Autonomia che vide protagonista Alcide Degasperi nelle trattative con l’Austria ma domani farà visita al campo di Gusen e quindi a Mauthausen per proseguire a Mittendorf, la “città di legno” dove furono sfollati migliaia di profughi trentini. E questa non sarebbe vicinanza ai temi che Zeni, una volta di più vorrebbe ascrivere solo alla sinistra? Il consigliere del Pd ha perso l’occasione per stare zitto anche perché alla cerimonia di oggi in Comune a Trento la giunta provinciale era rappresentata dal vice presidente Mario Tonina. Zeni ignora, dunque è ignorante, o è in malafede? Gravi, nel suo ruolo, entrambi i casi. Se stava zitto faceva più bella figura”, chiude Paccher.