Il ministro Cingolani non può continuare a ignorare la delicata situazione relativa al lupo in Trentino. Eppure lo continua a fare e spero che si degni di dare una risposta positiva alla missiva inviatagli dal Presidente della Provincia Autonoma di Trento proprio in questi giorni, missiva nella quale è stata fatta una semplice richiesta: rilanciare e portare a termine il progetto di gestione sperimentale del lupo per la Provincia autonoma di Trento (dotata, come noto, di normativa ad hoc) più volte richiesto ma ancora non concretizzatosi di fatto.
I recenti fatti non possono essere più ignorati. Parliamo di lupi che vengono avvistati vicino a Rovereto, alle Porte di Trambileno, presso la ciclabile di Nago e presso il lago di Cei. Aree dove ci sono bambini, anziani e animali domestici che potrebbero perdere la vita a causa di una mancata gestione del predatore solo a causa persone che non vogliono dar seguito a quanto richiesto da una Provincia Autonoma che ha dimostrato in questi anni particolare attenzione agli animali selvatici.
Qui non siamo nel mondo delle favole, che peraltro non ci offrono un’immagine tanto positiva del lupo, ma dubito che il ministro se ne sia reso conto.
Questo quanto dichiarato in una nota dal Capogruppo della Lega Salvini Trentino in Consiglio provinciale Mara Dalzocchio