Sono fiducioso sul fatto che il BRT sarà a pieno regime in occasione delle Olimpiadi invernali del 2026, in modo da mostrare al mondo intero come il Trentino possa fornire sistemi di trasporto pubblico sostenibili sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista ambientale con l’utilizzo di mezzi di trasporto ecosostenibili. Un servizio che avrà notevole importanza anche dopo l’evento olimpico dato che, per esempio, ove non possibile prevedere le corsie preferenziali, si prevederà un sistema semaforico che dia la precedenza non solo ai mezzi pubblici ma anche ai mezzi di soccorso (es ambulanze) per abbassare i tempi di percorrenza verso l’ospedale.
La riconferma oggi, durante l’avvio dei lavori in Consiglio, dello schema di accordo di collaborazione che permette di definire gli interventi sulla mobilità pubblica, inserendo le due Comunità di Valle interessate in un apposito Tavolo di confronto interistituzionale, per la partecipazione attiva dei territori coinvolti, è un’ulteriore conferma di come la Provincia sia attiva sul tema.
Si tratta di un passaggio importante, fortemente richiesto dal sottoscritto in questi ultimi anni anche tramite un apposito ordine del giorno approvato in Consiglio provinciale nel 2019, per garantire un sistema di mobilità sostenibile qual è il BRT, considerato un upgrade tecnologico e di servizio nell’ambito del trasporto pubblico locale che verrà realizzato nelle valli di Fiemme e Fassa in vista delle Olimpiadi invernali del 2026. Una soluzione ecologica e a basso impatto ambientale e che usa un sistema di trasporto di massa con autobus che viaggiano su corsie preferenziali, allo scopo di aumentare la rapidità del trasporto su gomma, raggiungendo prestazioni assimilabili a quelle di una metropolitana. Non servono nuove infrastrutture viarie, ma un potenziamento di strade esistenti, con allargamenti localizzati della sede stradale e nuove fermate attrezzate. Il tutto usando autobus ecologici e non inquinanti.
Gianluca Cavada