Bene l’approvazione all’unanimità della proposta di mozione con la quale si richiede di intervenire per pulire la roggia di Gardolo che da troppi anni è abbandonata all’incuria. Si tratta di una richiesta che avevo già fatto quando ero Consigliere comunale, ma allora il problema non venne affrontato dall’amministrazione di centrosinistra. Dobbiamo infatti ricordarci La Roggia di Gardolo è un torrente che si origina sulle pendici del monte Calisio, da cui scende transitando per gli abitati di Montevaccino e Gardolo di Mezzo e arrivando a valle nel quartiere di Gardolo, che attraversa completamente da est a ovest, affluendo infine nel fiume Adige. La Roggia ha avuto un ruolo importante nello sviluppo dell’economia locale dei territori che attraversa in quanto, per diversi secoli, è stata utilizzata come mezzo di trasporto del legname e come canale irriguo a servizio dei terreni agricoli. A seguito di alcuni eventi meteorologici che ne causarono in più occasioni l’esondazione, nel 1996 fu decisa la costruzione di una diga all’altezza di Gardolo di Mezzo allo scopo di regolare il corso dell’acqua. In seguito a questo intervento una parte del flusso d’acqua venne deviato e convogliato nell’Avisio, cosa che rese possibile interrare parte del percorso della roggia e ricavare parcheggi e nuovi spazi ai margini della piazza del sobborgo. La parte interrata ha origine a est della piazza di Gardolo, vicino al campanile della vecchia chiesa demolita, e prosegue in sotterranea verso ovest fino a riemergere lungo via Aeroporto, poco prima del cimitero. Gli interventi sopra descritti hanno comportato, però, problematiche di varia natura: attualmente, nella Roggia di Gardolo, scorre una quantità di acqua esigua che risulta pertanto insufficiente sia per spostare i detriti che si accumulano sull’alveo del fiume, che per impedire la crescita dell’erba. In estate questo alveo incolto favorisce, infatti, il riprodursi delle zanzare ma, durante le altre stagioni, diventa un comodo rifugio per topi. A ciò si aggiungono i numerosi rifiuti che, sovente, alcune persone abbandonano, come ad esempio bottiglie di plastica e pacchetti di sigarette. Si ritiene importante sottolineare che, qualora dovesse verificarsi una portata più abbondante del solito, si rischierebbe l’esondazione, poiché i detriti bloccano il regolare scorrere dell’acqua.
Questo quanto dichiarato in una nota dal Consigliere provinciale della Lega Salvini Trentino Devid Moranduzzo