“Quanto accaduto nelle scorse ore a Rovereto – con un soggetto di origine africana che, alla richiesta di esibire il biglietto, ha iniziato ad inveire e sputare contro l’autista della Trentino Trasporti – è di una gravità inaudita ma, purtroppo, non si tratta di un caso isolato. La disavventura vissuta da questo autista, cui evidentemente va tutta la nostra solidarietà, si inserisce infatti in una catena di episodi simili di degrado urbano che, inutile nasconderselo, hanno spesso come autori figuri di provenienza straniera.
Dicendo ciò, si badi, non si vuol legittimare alcuna generalizzazione, che è sempre sbagliata. Tuttavia, è anche sbagliato continuare a minimizzare o a pensare che il tema della sicurezza e del monitoraggio di soggetti clandestini sia automaticamente espressione di razzismo. Da questo punto di vista, i disordini e le irregolarità verificatisi in abbondanza presso il campo profughi di Marco avrebbero già dovuto essere sufficientemente istruttivi. Invece si è per anni voluto far finta di nulla, spesso negando o addirittura accusando gli autisti trentini.
Celebre resta il caso “delle fermate non effettuate”, subito elevato dai professionisti dell’antirazzismo locale come prova di un presunto razzismo imperante. Ebbene, sarebbe bello aver da costoro un commento su quanto accaduto all’autista della Trentino Trasporti raggiunto da minacce, sputi e insulti, episodio che – dicono fonti Uil, non leghiste – è uno dei tantissimi di questo periodo.
Forse chi amministra la città di Rovereto, avendo chiare competenze in materia di ordine e pubblica sicurezza, dovrebbe decidersi a prendere sul serio questi fatti, che sono campanelli d’allarme assai preoccupanti, attivandosi anche attraverso un coinvolgimento del Commissariato del governo per chiedere nuove misure di controllo e vigilanza cittadina. In questo modo si darebbe una risposta ai cittadini e agli esercenti roveretani, anch’essi esasperati da una situazione che pare ormai fuori controllo.
È quanto affermato in una nota dai Consiglieri comunali roveretani Angeli, Divan, Veronesi e Zucchelli, della Lega Salvini Trentino