“Ho appreso, devo dire, con un certo stupore come alcuni organi di stampa mi abbiano inclusa tra gli esponenti istituzionali della Lega Salvini Trentino dei quali, a causa di un presunto declino di consensi della Lega, sarebbe «a rischio» la rielezione. Ora, rispetto a tale ricostruzione, ci tengo a fare alcune brevi ma importanti precisazioni. La prima, doverosa annotazione è che “i conti” sui seggi e sugli eletti, in occasione delle prossime elezioni provinciali, non li farà alcun partito: li faranno i trentini – e soltanto loro. Motivo per cui inviterei alla prudenza e a non sbizzarrirsi dandosi alla futurologia elettorale, disciplina della quale mi permetto di dubitare.
In seconda battuta, evidenzio che appartengo a quella base, fiera e militante, che sostiene la Lega da decenni. Non sono dunque tra quanti valutano di candidarsi in base a quello che dicono o non dicono i sondaggisti, gli indovini o chi abbia sogni premonitori. Servire i cittadini – tutti i cittadini – è infatti qualcosa che viene prima, a mio avviso, di piccoli interessi di bottega.
Certo è – terza considerazione – che per me un discrimine esiste, in vista delle elezioni di quest’autunno: è la ri-candidatura di Maurizio Fugatti quale Presidente della Giunta provinciale, appoggiato con convinzione dalla medesima coalizione del centrodestra autonomista e popolare, anzi perfino da una compagine più vasta rispetto a quella del 2018. Per me, questa sì, è una «conditio sine qua non».
Il progetto di cambiamento del Trentino che il Presidente Fugatti ha avviato cinque anni or sono, infatti, è troppo importante per esser lasciato a metà. Questo è il vero «rischio» da cui guardarsi e che personalmente determinerà la mia ricandidatura. Il resto, ripeto, sono solo parole e proiezioni, stime e valutazioni che interessano poco la sottoscritta e, son certa, per nulla i trentini che sono alle prese con tutt’altre priorità”.
È quanto affermato in una nota dal Capogruppo provinciale della Lega Salvini Trentino Mara Dalzocchio