“Pare che sei sindaci della Valle di Fiemme abbiano sottoscritto, assieme al Presidente della Comunità di Valle Zanon, una lettera in cui chiedono di spostare i finanziamenti stanziati per la rotatoria di Masi e per l’hub intermodale BRT.
Se fosse vero, trovo controproducente e inusuale che questi sindaci e il presidente della Comunità di Valle contrastino opere approvate – e discusse nei precedenti quattro anni senza che nulla fosse contestato – soltanto nel momento in cui esse sono ormai prossime alla realizzazione, peraltro con beneficio per l’intera Valle di Fiemme.
Torniamo per un momento alle opere finanziate.
La rotatoria di Masi – fortemente voluta e proposta dal sottoscritto fin dall’inizio della legislatura – è una risposta alla richiesta di sicurezza proveniente da molti cittadini da decenni, soprattutto in seguito a numerosi incidenti (anche mortali) verificatisi in quella zona a causa della pericolosità della mobilità attuale.
Se i rappresentanti più prossimi ai territori non conoscono questa problematica o non intendono rendersi depositari delle istanze dei cittadini, si renderanno responsabili – loro malgrado – di altri eventi drammatici.
Ma ho avuto modo di visionare il progetto approvato e finanziato assieme al sindaco e agli assessori di Cavalese e so che la Giunta provinciale non arretrerà sul punto: l’opera n. s-975 è già a bilancio, con inizio lavori e aggiudicazione dell’appalto programmati entro il 2023.
Con riferimento al BRT e all’hub intermodale, proposta avanzata nel 2019 dal sottoscritto in quanto ritenuta fondamentale e risolutiva per la viabilità nelle valli, sembra che il problema stia nel fatto che troveranno realizzazione a Cavalese.
Quale altra collocazione potrebbe ragionevolmente soddisfare meglio gli scopi di un’opera di quell’entità e con finalità sottese a sostenibilità, sicurezza, viabilità diffusa a servizio della Valle di Fiemme e di Fassa?
Cavalese è il centro principale della valle ed è lì che si concentrano le esigenze di collegamento per la presenza di servizi, scuole e per chi deve raggiungere il fondovalle.
Anche in questo caso, sostenere una posizione diversa significa non considerare ciò che è utile alla comunità e ignorare che, comunque, molti dei comuni firmatari beneficeranno delle opere finanziate con i fondi olimpici vincolati.
Mi preme, inoltre, ribadire che entrambe le opere oggi contestate, in toto o per collocazione, sono sul tavolo (grazie al sottoscritto) da inizio legislatura e la loro prossima realizzazione è un fatto.
Non si preoccupi la consigliera Dalpalù, le due opere citate si faranno, con buona pace dei sindaci firmatari di una lettera tardiva”.
E’ quanto affermato in una nota dal Consigliere provinciale Lega Salvini Trentino Gianluca Cavada